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L’arrivo al parcheggio |
Ti alzi al sabato mattino, guardi fuori dalla finestra e ammiri una splendida giornata di inizio estate. Poi pensi a come si può sfruttare questa giornata. Dunque si potrebbe andare a fare un due foto, ma dove? Ci sarebbe quel passo … oppure quella valle … e se … ma si andiamo a vedere l’arrivo del giro d’Italia sullo Zoncolan.
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Le ultime traccie di neve |
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L’ultimo chilometro |
Lo Zoncolan è una delle mete turistiche più interessanti del Friuli, sopratutto per le sue piste da sci in inverno. Da qualche anno è anche il punto d’arrivo di una tappa del giro d’Italia, notissima manifestazione sportiva ciclistica che ogni anno attraversa tutta la penisola Italiana, ed è anche una delle tappe più dure e impegnative per i ciclisti per via dei sui forti dislivelli che possono decidere chi è il vero vincitore. L’arrivo è vetta dove migliaia di tifosi aspettano sulla conca per far sentire il proprio tifo da stadio e che hanno permesso a questo luogo di essere soprannominato il Maracanà del ciclismo, ma per i veri appassionati di ciclismo lo nominano con l’appellativo di “Kaiser”.
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Il pubblico dello Zoncolan |
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Rogers a pochi metri dal traguardo |
La salita per lo Zoncolan, come da aspettative, è piena di ciclisti che raggiungono la vetta su due ruote, questo dal lato di sutrio ma se ne vedranno molti arrivare da Ovaro, facendo il stesso percorso che faranno i corridori. Riesco a salire quasi fino al rifugio Goles, poi bisogna proseguire a piedi, la temperatura non è proprio estiva e ci sono ancora parecchie traccie di neve sui prati e sulle piste.
In vetta a mezzogiorno ci sono già molte persone che hanno preso posto in attesa dei corridori, ma è mezzodì e l’arrivo è previsto per le 16.
Verso le 16 la vetta è colma di persone proveniente o originarie di molti paesi e nazioni pronte a incitare tutti i loro idoli. Seguiamo con trepidazione la corsa sui maxi schermi, vediamo la discesa dal Pura, la salita e discesa da Sella Razzo e un tripudio si alza quando il cronista comunica che il primo corridore ha iniziato la leggendaria salita dello Zoncolan.
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Pellizotti affronta gli ultimi tornanti |
In lontananza vediamo gli elicotteri della rai avvicinarsi. E’ il segnale che tra un momento dovremmo vedere i ciclisti sui ultimi tornati. Ed eccolo, Rogers, che con la sua maglia gialla percorre gli ultimi tornanti in un tifo da stadio. Rogers è seguito a distanza da Pellizotti e Bongiorno. Poi è il turno del primo gruppo che ha tentato la fuga sulla salita della Pura e che si è sgranato durante il percorso arrivando a un minuto e mezzo di distacco. Dopo circa 4 minuti ecco il gruppo della maglia rosa (il capo classifica di questa gara) Quintana, che a Trieste, il giorno dopo, sarà incoronato come il vincitore del giro d’Italia 2014.
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L’arrivo di Bongiorno |
Affronto subito la discesa verso il parcheggio, con la speranza di non essere investito dai ciclisti amatoriali che sfrecciano in discesa come schegge.
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Quintana in maglia rosa affronta gli ultimi metri |
Benché il giro d’Italia passi spesso per la mia regione lo avevo visto passare una sola volta, ma erano tanti tanti anni fa, dove da bambino i miei genitori mi avevano portato a vedere i corridori che transitavano sull’allora ponte di barche sul tagliamento, quella tappa sarebbe finita a Lignano Sabbiadoro.
Anche se non si è appassionati è sempre emozionante ammirare le imprese di queste persone che sono spinte dall’incitamento del pubblico.
Anche se non si è appassionati è sempre emozionante ammirare le imprese di queste persone che sono spinte dall’incitamento del pubblico.