Alla scoperta del Signorelli

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L’arte “classica” mi ha sempre affascinato, ma per vari motivi non ho mai avuto questa grandissima attrazione per la storia dell’arte, nonostante in Italia il patrimonio artistico sia veramente notevole e meriti essere conosciuto anche in minima parte. E’ cosi ogni tanto riesco a cogliere l’occasione di varie mostre per colmare un po’ questa mia lacuna. Se poi se insieme alle mostre si riescono a visitare dei luoghi stupendi perché non approfittarne?
Campanile di Pomposa
Sotterraneo di Perugia
E cosi è stato in questo primo fine settimana di Agosto, grazie a Lusia di Artemisia abbiamo sfidato il caldo torrido e il bollino nero sulle strade per recarci in Umbira e Toscana alla scoperta di Luca Signorelli.
Durante il tragitto facciamo una breve pausa a Pomposa, la scusa per un particolare campanile ci porta a fare la tappa colazione e bisogni. Proseguiamo poi in direzione di Perugia per la sconnessa E55. Il paesaggio delle vallate appenniniche è notevole, peccato non poter fare delle foto, ma con la
corriera in movimento era veramente impossibile.
Scorcio di Perugia

Arriviamo cosi a Perugia nell’ora del massimo caldo, e nel tempo che precede la visita al museo cerchiamo un po’ di fresco visitando i sotterranei, e poi visitando velocemente il resto della città rimanendo ammirati dai bellissimi panorami.

Entrando nel museo facciamo la conoscenza con il Luca d’Egidio di Ventura detto il Signorelli. Di cui il Vasari scrisse

“Fu Luca persona d’ottimi costumi, sincero et amorevole con gl’amici, e di conversazione dolce e piacevole con ognuno, e soprattutto cortese a chiunche ebbe bisogno dell’opera sua e facile nell’insegnare a’ suoi discepoli. Visse splendidamente e si dilettò di vestir bene; per le quali buone qualità fu sempre nella patria e fuori in somma venerazione”

da cui si può denotare il perché del suo soprannome. Le sue opere colpiscono sopratutto per i forti colori e per le armonie nei movimenti. Impressionati i suoi Tondi. Come gran parte delle opere dell’epoca i soggetti preferiti sono Madonne con bambino e rappresentazioni della sacra famiglia.
Scorcio di Città di Castello
Dopo la mostra partiamo subito da Perugia, con forse un po’ di rimpianto per non averla ammirata più a lungo, ma ci saranno altre occasioni per tornaci. Arriviamo cosi a città di Castello. Per vedere la sua pinacoteca e fermarci per la notte. Qui possiamo ammirare più a lungo questa località. Città di Castello è una pittoresca cittadina della alta val del Tevere. La parte storica è cinta da spesse mura. La città e molto accogliente e tranquilla. Nella passeggiata del dopo cena ci siamo imbattuti su un piacevole terzetto jazz che ci ha allietato con splendide musiche. D’altronde l’Umbria è famosa anche per gli eventi musicali. 
L’abbazia di Monte Oliveto Maggiore
La mattina successiva ci siamo recati alla abbazia di Monte Oliveto Maggiore, dove il Signorelli fu incaricato di affrescare il chiostro della abbazia, me ne completò solo una parte in quanto si recò a completare la cappella di S. Brizio a Orvieto. Il resto dei affreschi fu poi completato dal Sodoma. L’abbazia è un luogo che trasmette molta tranquillità ed è molto curato, Immersa nei stupendi colli Senesi. Ne approfittiamo per sentire in parte una S.Messa con canti Gregoriani. Di impressionate bellezza il chiostro affrescato dai due pittori che rappresentano la vita di S. Benedetto.

Gli affreschi del Sodoma

E con il monastero finisce il nostro viaggio, si riprende la corriera per il viaggio di rientro, portandoci dietro la bellezza di questi posti e le meraviglie del’arte che non smetterà mai di stupirci.

Ringrazziamenti
Un grazie a Luisa della galleria artemisa per l’organizzazione e le splendide spiegazioni.
Un grandissimo ringraziamento a Daniela per avermi prestato la sua macchina fotografica (la mia è in assistenza)
Bibliografia

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